Modificato il 08 Luglio 2024
Google Suggerisce 5 Best Practice per Ottimizzare i Video per la SEO
Danielle Marshak, Product Manager di Google, consiglia cinque best practice per ottimizzare i video in Google Search & Discover.
Questi suggerimenti sono stati condivisi sul canale Google Search Central nella presentazione della seria “Lightning Talks”, in cui vengono illustrati i suggerimenti da mettere in pratica per far comprendere a Google l’argomento di un contenuto video.
A seguire puoi trovare un riepilogo dei consigli forniti da Google.
Segnali Ricercati da Google per la SEO dei Video
Immediatamente dopo aver trovato ed effettuato la scansione di una pagina web, Google va alla ricerca di segnali per cercare di identificare il contenuto del video. Questa operazione ha un ruolo molto importante, perché consente agli utenti di visualizzare i video sulla base di ricerche pertinenti.
Quali sono i segnali utilizzati da Google per analizzare un video? L’algoritmo dà importanza a:
- Testo presente sulla pagina web: come titolo della pagina, intestazioni e didascalie vicino al video.
- Link di riferimento: segnali inviati da altri siti che rimandano al video.
- Dati strutturati: markup che comunica i metadati dei video all’algoritmo.
- File video: Google può utilizzare il file stesso per comprendere il contenuto audio e video.
Si tratta di incorporare all’interno di una pagina gli elementi pertinenti affinché Google possa individuare i segnali sopra menzionati.
Le 5 Best Practice di Google per SEO Video
Per essere trovati ed analizzati dai crawler, Google ha suggerito queste cinque best practice
1. Rendere il Video Disponibile Pubblicamente sul Web
Il primo step necessario affinché Google possa identificare i contenuti video è renderli accessibile pubblicamente su Internet. Questo primo passaggio presuppone che il video debba necessariamente avere una pagina web corrispondente con un URL e che sia facilmente visualizzabile per l’utente senza dover effettuare azioni difficili.
2. Fornire Dati Strutturati
I siti web possono fornire a Google dati strutturati mediante l’utilizzo dei markup Schema.org VideoObject.
Il markup include varie informazioni, tra cui la descrizione, la durata, la miniatura e gli URL dei file video.
Inoltre, è possibile abilitare le funzioni speciali di ricerca semplicemente utilizzando dati aggiuntivi, tra cui il badge video “LIVE” per i live streaming.
3. Includere Miniature di Alta Qualità
Per facilitare il processo di analisi di Google è molto utile anche fornire miniature di qualità elevata agli URL di ciascun contenuto video. Questo suggerimento è veramente importante perché consente alle pagine di essere visualizzate nelle “video features”: es. qualora l’URL della miniatura risulti bloccato con robots.txt, Google non sarà in grado di accedervi.
4. Inviare una Sitemap Video
Per aiutare Google ad individuare ed analizzare i video di un sito web, è fondamentale anche inviare le Sitemap video. Quest’ultime possono includere tag di metadati per facilitare il lavoro di Google.
5. Rendere Accessibili i File Video
Google deve essere in grado di recuperare i file video delle pagine web per analizzarne il contenuto, ovvero non devono essere bloccati da robots.txt e devono essere in uno dei formati video supportati.
Mediante le anteprime dei video Google cattura alcuni secondi del contenuto da utilizzare poi come clip, presentando così agli utenti un’anteprima in movimento e non una semplice miniatura statica.
è possibile usufruire dei meta tag robots max-video-preview per monitorare la durata di queste anteprime.
Per trovare informazioni aggiuntive su come ottimizzare i video, guarda la presentazione completa di Google:
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